Biografia dell' Artista


Grazia Dieli, nata a Torino, vive  e risiede a Viareggio dal 1989.
Ha esposto in varie collettive organizzate dalle Associazioni MAV , SPAZI , UCAI, e con l'ONLUS
" ARABA FENICE ".
Nel  '95 al Centro Culturale Arlecchino a Lido di Camaiore in  "Dipingi la Versilia" con artisti di fama internazionale; poi nel "96 in  "Spazi in rosa" e, in ottobre, alla Torre Matilde a Viareggio in
"Mescolanze" in connubio con i poeti versiliesi e non.
Nel "97 nell'Oratorio della Chiesa di Santa Rita a Viareggio, sempre nel "97  "Immagini" e al Concorso Nazionale di Pittura e Grafica "Cristoforo Marzaroli" di Salsomaggiore Terme.In quell'anno con il MAV  ha esposto alla Torre Matilde di Viareggio in "Da l'Abaco all'Autunno"
Nel  "98 alla III^ edizione del  "Premio di Poesia Festa della Donna ", quindi nelle due edizioni ( "98 e "99) in " Burlamacco in Movimento" alla Circoscrizione n.4 di Viareggio.
Per tre volte ( dal "96 al "98 ) al Premio Nazionale  "Trofeo Domenico Poli " per la pittura estemporanea a Corfino  (Comune di Villa Collemandina) .
Nel luglio  "98 ha partecipato al Premio Nazionale di pittura estemporanea "Città di Cucigliana". Per due volte ( "94 e "95) è stata presente anche al Premio  " Martiri di S:Anna" a S.Anna di Stazzema.
Nel novembre 2015 ha esposto a Villa Borbone di Viareggio in  "Fragile"
Alcuni suoi quadri sono nell " Atelier Pittori Versiliesi ".
Diversi suoi dipinti ed acquerelli figurano in collezioni private italiane ed estere.


Una testimonianza.
Grazia Dieli ha frequentato il corso di pittura che tenevo con l'associazione Spazi fin dall'inizio. Era l'inverno 1993, in quel periodo disegnava con le matite e, con pazienza più che femminile realizzava
immagini raffinate,a volte delicate, nei toni pastello, altre avevano forme e colori più contrastanti,
che delineavano tecniche più complesse. Non stupisce, cosi, che abbia acquisito anche nella pittura ad olio notevole abilità esecutiva, in assoluta autonomia, per intuizioni e immediate verifiche atte a riconoscere ingenuità ed errori, subito emendati, senza perseguire, peraltro, un ideale di compostezza
e controllo, ovvero un modello scolastico di pittura, ingenua nella forma. Neanche,però, ha castigato l'inclinazione a creare sensazioni  "ideali", legate a luoghi  "vissuti" come nei  " Paduli" dove ciuffi di canne dai pennelli svolazzanti lasciano intravedere barchini legnosi che galleggiano a fatica, tra grigi caldi.....

                                                                                                      Giancarlo Vaccarezza



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